Luoghi turistici e monumenti

Sinopoli
e dintorni


MARE MONTI CHIESE-MONUMENTI

 

 

 

 

MARE


Veduta di Scilla, una delle cittadine piu' affascinanti e conosciute della Costa Viola reggina, sorge su un promontorio situato lungo la parte piu' stretta del canale di Sicilia. Legata alla leggenda del mostro marino immortalato da Omero nell'Odissea, Scilla ha origini antichissime, che alcuni fanno addirittura risalire al 3000 a. C.

Altre Foto: Veduta, Spiaggia, Castello Ruffo, Scogli

 

Le incantevoli e suggestive sfumature di colore viola assunte dal mare e dalle estreme propaggini aspromontane a ridosso della costa hanno reso famoso quel tratto del litorale tirrenico reggino che si estende dalla spiaggia di sassi neri di Palmi al promontorio di Scilla, ormai conosciuto con il nome di Costa Viola. Piccole e caratteristiche spiagge intervallate dalle ripidi pendici dei piani d'Aspromonte che precipitano a strapiombo da un'altezza di oltre 700 metri, un susseguirsi di grotte, insenature e anfratti su cui si infrange un mare limpidissimo, creano spettacolari e suggestivi scenari naturali.

Altre Foto: Costa viola - S. Elia, Stretto.

 

 

 

MONTI


All'estremita' meridionale della Calabria, nel cuore della provincia reggina, si erge maestoso il massiccio granitico-cristallino dell'Aspromonte, spettacolare sistema montuoso il cui rilievo piu' importante e' rappresentato dal Montalto, con i suoi 1955 m. di altitudine. Divenuto Parco Nazionale nel 1994, esso presenta un patrimonio botanico ricchissimo che va dai folti boschi di leccio, castagno e pino laricio, alle immense distese di faggio e abete bianco che ammantano i rilievi piu' alti. Queste impervie montagne sono popolate da una fauna molto varia, che annovera la rarissima aquila del Bonelli, il lupo, il gatto selvatico, il gufo reale e il famoso falco pecchiaiolo (o dello Stretto). Circondato per tre lati dal mare, l'Aspromonte offre una grande varieta' paesaggistica: rocce e terrazzamenti a strapiombo sulle acque, valloni e gole profondissimi, percorsi da fiumare che spesso formano suggestive cascate come quelle del Maesano, e misteriosi monoliti di granito, che hanno assunto strane forme per l'azione modellante del vento e dell'acqua. Nella stagione invernale il Parco e' meta di numerosi turisti, grazie alla stazione sciistica di Gambarie; negli altri periodi dell'anno, trekking o escursioni guidate (a piedi, in mountain bike o in fuoristrada) consentono di scoprire il fascino di una natura selvaggia e incontaminata. Ma l'Aspromonte e' anche storia e tradizioni: si segnalano Samo, con le sue incisioni preelleniche, il santuario di Polsi, nel cuore del massiccio, famoso per il culto mariano, le comunita' grecaniche, e numerosi e pittoreschi paesini ricchi di arte e di cultura.

 

Da Santo Stefano in Aspromonte e' possibile raggiungere facilmente il Montalto, che con i suoi 1955 m. di altitudine e' il monte piu' alto del massiccio dell'Aspromonte. Dalla sua cima, quando il cielo e' limpido, si puo' ammirare uno spettacolare panorama che spazia dalla cima dell'Etna allo stretto di Messina e alle isole Eolie, fino alla piana di Gioia Tauro e ai rilievi aspromontani digradanti sullo Ionio. Percorrendo un sentiero immerso tra il verde dei boschi di faggio e di abete, si giunge sulla vetta, dove la rosa dei venti, opera in bronzo e pietra locale realizzata per volonta' del Gruppo Escursionisti Aspromonte, indica che questo luogo e' al centro del Mediterraneo. Vicino si erge una statua in bronzo del Redentore benedicente la quale, abbattuta in un primo momento da una bufera, e' stata definitivamente collocata nel 1907.

Altre foto: Laghetto, Veduta montagne, neve, Cascate

 

 

 

CHIESE-MONUMENTI


Il maestoso duomo di Reggio Calabria, l'edificio sacro piu' ampio della regione, fu costruito in stile neo-romanico nel corso degli anni Trenta.

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Nella parte alta di Reggio Calabria, perfettamente integrato nel tessuto urbano del centro storico, sorge il maestoso castello aragonese . Ubicato in una piazza alla quale da' il nome, il maniero, il cui nucleo originario risale forse a un periodo precedente alle invasioni barbariche del V secolo d.C., fu ristrutturato e ampliato dagli Aragonesi nel corso del XV secolo. Ancora oggi sono visibili i due possenti torrioni di pianta cilindrica e tratti della cinta muraria, eretti nel 1458 per volere del vicere' spagnolo Ferdinando II.

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Nell'agosto del 1972, circa 300 m. al largo della spiaggia di Riace Marina, furono rinvenute due statue bronzee ricoperte di numerose incrostazioni. Portate al Museo Nazionale di Reggio Calabria per una prima fase di pulitura, le statue furono poi sottoposte a ulteriori interventi di restauro presso un centro specializzato di Firenze. Attentamente studiate, si rivelarono originali greci di eccezionale valore. Alte circa 2 m., rappresentano probabilmente due guerrieri e si ritiene che risalgano al V secolo a.C.; la statua denominata A, che raffigura il guerriero piu' giovane, sarebbe del 460/450 a.C., mentre la B del 430/420. Controversa l'attribuzione anche se, una delle ipotesi oggi piu' accreditate, le vuole opera dell'ateniese Fidia. Quanto alla provenienza si ritiene che facessero parte del gruppo di eroi omerici di Olimpia, o del tesoro degli Ateniesi a Delfi. Le statue, fuse con la tecnica a cera persa diretta, presentano un modellato estremamente curato nei particolari anatomici, che crea un'immagine complessiva di grandissima armonia e naturalezza; alla plasticita' estrema dei corpi corrisponde l'intensita' espressiva dei volti, finemente cesellati, con le labbra rivestite da una lamina di rame, i denti da una patina argentea e gli occhi in avorio e pasta vitrea. Splendidi i riccioli lavorati a tutto tondo che, pur trattenuti da una fascia, con le loro volute incorniciano il viso del guerriero piu' giovane; diverse le caratteristiche della statua B, il cui capo appare non rifinito perche' probabilmente coperto da un elmo corinzio rialzato. I bronzi di Riace, la cui superba bellezza e' esempio unico al mondo della perfezione e dell'equilibrio formale cui era assurta l'arte greca nel V secolo a.C., sono custoditi nella sezione di archeologia subacquea del Museo Nazionale di Reggio Calabria.

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Madonna del Pilerio (1508)

Marmo, cm. 97

Sinopoli Sup., Chiesa di S. Maria delle Grazie

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Santuario di San Rocco - Acquaro di Cosoleto - RC

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Il Santuario di S.Maria di Polsi - San Luca - RC

Il Santuario realizzato in etą basiliano-normanna ed in seguito ripetutamente ampliato (dell'edificio originario rimane solo il campanile) conserva una statua cinquecentesca della Madonna col Bambino, scolpita nel tufo e colorata, ed č oggetto di un consistente pellegrinaggio nel mese di settembre.

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